F Fiamingo, D Gobbin, I Pertot
Lo oidio della fragola è causato dal fungo patogeno Sphaerotheca macularis f. sp. Fragariae. Causa danni gravi, in tutto il mondo, sia nelle coltivazioni tradizionali dei climi mediterranei che nelle idrocolture in serra.
Tuttavia gli spray fungicidi generalmente utilizzati non sono più accettabili ed è possibili immettere sul mercato solamente frutta di alta qualità. Impostazioni alternative per il controllo delle malattie mirano allo sviluppo di una gestione integrata che includa fungicidi non chimici e sistemi di sostegno alle decisioni (DSS).
L’obiettivo di questo progetto è l’implementazione di un DSS che dovrebbe fornire sostegno ai coltivatori ed al personale tecnico per la gestione delle patologie ed un'ottimizzazione della programmazione dei trattamenti in entrambe le aree climatiche (Israele e Italia settentrionale). Attualmente a) Dati biologici (incidenza e gravità) ed ambientali vengono raccolti per poter sviluppare un modello per le patologie ed analizzare la struttura della popolazione, b) due popolazioni di oidio, derivanti da due diversi ambienti vengono paragonate in merito alla loro sensibilità a diverse categorie di agenti di controllo (sali, elementi chimici, induttori di resistenza, BCAs); c) vengono testati numerosi trattamenti in diversi momenti della malattia; d) sono stati testati anche BCAs sperimentali e fungicidi non chimici.
Lo studio rientra in un progetto triennale (2004-2007) condotto dal Safe Crop Centre, coinvolgendo l’Istituto agrario San Michele a/A (Italia), Volcani Center (Israele) e ETH (Svizzera).
F Fiamingo, D Gobbin, I Pertot
Lo oidio della fragola è causato dal fungo patogeno Sphaerotheca macularis f. sp. Fragariae. Causa danni gravi, in tutto il mondo, sia nelle coltivazioni tradizionali dei climi mediterranei che nelle idrocolture in serra.
Tuttavia gli spray fungicidi generalmente utilizzati non sono più accettabili ed è possibili immettere sul mercato solamente frutta di alta qualità. Impostazioni alternative per il controllo delle malattie mirano allo sviluppo di una gestione integrata che includa fungicidi non chimici e sistemi di sostegno alle decisioni (DSS).
L’obiettivo di questo progetto è l’implementazione di un DSS che dovrebbe fornire sostegno ai coltivatori ed al personale tecnico per la gestione delle patologie ed un'ottimizzazione della programmazione dei trattamenti in entrambe le aree climatiche (Israele e Italia settentrionale). Attualmente a) Dati biologici (incidenza e gravità) ed ambientali vengono raccolti per poter sviluppare un modello per le patologie ed analizzare la struttura della popolazione, b) due popolazioni di oidio, derivanti da due diversi ambienti vengono paragonate in merito alla loro sensibilità a diverse categorie di agenti di controllo (sali, elementi chimici, induttori di resistenza, BCAs); c) vengono testati numerosi trattamenti in diversi momenti della malattia; d) sono stati testati anche BCAs sperimentali e fungicidi non chimici.
Lo studio rientra in un progetto triennale (2004-2007) condotto dal Safe Crop Centre, coinvolgendo l’Istituto agrario San Michele a/A (Italia), Volcani Center (Israele) e ETH (Svizzera).